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Chi era Francesco Algarotti

 

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Francesco Algarotti è nato a Venezia nel 1712.

Figlio di ricchi commercianti, ha un’educazione tipicamente settecentesca, centrata sullo studio delle scienze filosofiche e matematiche… e sui lunghi viaggi per l'Europa.

Nel 1735 è a Parigi, amico di Voltaire. A 27 anni, dopo due soggiorni londinesi durante i quali diventa amico del poetaAlexander Pope, compie il Grand Tour: Olanda, Danimarca, Svezia, Russia, poi da Pietroburgo a Lipsia e Dresda.

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IL GRAN TOUR DI FRANCESCO ALGAROTTI

Per parecchi anni vive alla corte di Federico II di Prussia, che lo vuole con sé a Potsdam, lo nomina conte e ciambellano, e gli dà quindi una missione diplomatica alla corte di Torino.

A 41 anni rimpatria a Venezia. Vive poi a Bologna dove, per incoraggiare i giovani studiosi, istituisce l'Accademia degli Indomiti, ed a Pisa, dove, tubercoloso, si reca in cerca di un clima salubre. A Pisa muore nel 1764.

Federico II gli fa erigere un imponente monumento nel cimitero della città.

Viaggiatore, poliglotta, cosmopolita, consigliere di re, Algarotti è il tipico letterato illuminista. Aperto al progresso e alla conoscenza razionale, esperto di arti (sostenne molto Palladio), fu un grande propagatore delle teorie di Isaac Newton, di cui divulgò il pensiero con uno dei suoi più noti saggi, “Il newtonianesimo per le dame”, dialoghi che espongono le teorie di Newton in forma di conversazione salottiera.

Viene considerato una sorta di Socrate veneziano: grande studioso con una infinita sete di sapere e divulgare e un vasto campo di interessi. Al di là del suo ruolo di spicco nell'illuminismo letterario, fu anche un diplomatico ed un procacciatore d'arte.

Algarotti compose rime ed epistole in versi. Ma riuscì meglio nel saggio, nel dialogo, nella lettera. Era portato a un discorso piano e comunicativo, simile a una "conversazione pulita, disinvolta e frizzante" (parole sue). È molto interessante, tra i suoi scritti, la relazione del lungo viaggio in Russia (“Viaggi di Russia”), libro suggestivo, ricco di colorite descrizioni di paesi e costumi, ma anche di osservazioni precise e acute sulla struttura politica economica e militare dell'impero russo e sulle conoscenze scientifiche dell’epoca in Europa. La sua scrittura è netta, chiara, precisa, spezzata, spiritosa, «senza quegl' intrecciati e lunghi periodi col verbo in fine, nemici de' polmoni e del buon senso»

Link ai testi dei Viaggi di Russia

Allegati

Algarotti-Viaggi di Russia.pdf

Ultima revisione il 28-05-2024 da ROBERTO BOTTAZZO